mercoledì 7 dicembre 2016

Il digiuno durante la vigilia dell'Immacolata Vergine Maria

La vigilia della Madonna Immacolata è una ricorrenza particolarmente sentita che viene celebrata nel Salento, ed è un evento particolare soprattutto dal punto di vista culinario. È durante la mattina del 7 dicembre che la cucina vive di cera e propria tradizione. 
Già dalle prime ore del mattino, puoi trovare mamme, nonne e zie ai fornelli, all'opera con pentole, padelle, intente ad impastare e a lavorare la pasta, pulire e cucinare le verdure, puoi trovarle intente a ricoprire con delle calde coperte le ciotole ricolme di impasti che lievitano già da qualche tempo. 
In comune c'è per tutti l'astinenza dal mangiare carne. In tanti non fanno colazione... Però a pranzo, secondo la tradizione salentina, si consumano le pucce con olive oppure senza, guarnite di tonno, capperi alici e formaggio. 


La sera della vigilia dell'Immacolata, la cena prevede un pasto più che completo: pasta con baccalà, rape ripassate con pomodorini e alici, finocchi, arance e mandarini.
Non possono mancare anche le pittole: semplici o "alla pizzaiola",  con il cavolfiore, con il peperone, con le rape, sono ciò che si deve mangiare per primo perché si degustano calde calde... L'una tira l'altra... 

E adesso non vi resta che vivere dal vivo l'emozione del digiuno per la vigilia dell'Immacolata Vergine Maria!